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Congresso Cisl, Meloni: "Per il governo è centrale il dialogo con le parti sociali"

Congresso Cisl, Meloni: "Per il governo è centrale il dialogo con le parti sociali"

Continua per il secondo giorno il Congresso nazionale della Cisl a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni dell'Eur. Di seguito la diretta degli interventi

Nel suo intervento, la premier ha detto: “Sono qui anche per testimoniare la centralità che il governo attribuisce al dialogo con le parti sociali, il corpi intermedi, i lavoratori, mantenendo come bussola sempre l'interesse generale”.

Oggi sono mille giorni da quando il governo in carica, a me sembrano un po' di più, ma sono mille. Un tempo sufficiente per indicare direzione intrapresa e lavoro fatto. Ma io so che sono rigida, e so che bisogna fare di più e meglio” ha aggiunto la premier, ricordando come “di questi mille giorni al governo, il dato che mi rende più orgogliosa è che in media, in ognuno di questi mille giorni, sono stati creati più di mille posti di lavoro nuovi e a tempo indeterminato, per un totale di oltre un milione”.

“In questi giorni, il governo è al lavoro per scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, che non avrebbe senso e impatterebbe soprattutto sui lavoratori” ha ricordato la premier. “Tutti i nostri sforzi - ha aggiunto - sono rivolti a questo, chiaramente in collaborazione con gli altri leader, con la Commissione europea, che la ha competenza su questo dossier”.

Con la legge sulla partecipazione, “non è la prima volta che la Cisl contribuisce a scrivere una pagina di storia della nostra nazione, perché ha accompagnato l'Italia negli anni del boom economico e demografico del secondo dopoguerra, ma anche nei momenti più difficili della sua storia e lo ha fatto assumendosi la responsabilità di decisioni coraggiose anche quando quelle decisioni erano impopolari” ha ricordato la premier, citando il Patto di San Valentino del 1984 per il superamento della scala mobile, suggerito dal presidente dell'Istituto di studi economici e del lavoro della Cisl, Ezio Tarantelli, che “ha pagato con la vita il suo coraggio per quell'idea” ed è “un martire della democrazia, come lo ha definito il presidente Mattarella”. Meloni ha poi rievocato il 2002, quando “dopo l'omicidio di Marco Biagi, sempre per mano del terrorismo brigatista, la Cisl ha avuto il coraggio di condividere con tutte le parti sociali, con una sola eccezione, la legge che porta il suo nome, che si dava come obiettivo quello di far emergere il lavoro sommerso, di avviare una nuova cultura del lavoro capace di tenere il passo con il progresso tecnologico che stava prendendo forma”.

In altri passaggi del suo discorso, Meloni ha ricordato come “in questi anni, abbiamo scelto di concentrare gran parte delle risorse a disposizione per sostenere il potere d'acquisto dei lavoratori, in particolare quelli con i redditi più bassi. Voi siete consapevoli quanto me che noi veniamo da una lunga stagione di stagnazione dei salari, che ha fortemente penalizzato i lavoratori rispetto a quanto avveniva nel resto d'Europa, però da diversi mesi stiamo registrando un'inversione di tendenza, seppur ancora non sufficiente. Da ottobre 2023 i salari sono tornati a crescere più dell'inflazione”.

In un altro passaggio, la premier ha detto: “Siamo il primo governo in Italia ad aver dato alla questione demografica la centralità che merita, con le parole e con i fatti. Ho sempre pensato che la spesa pubblica finalizzata a sostenere la natalità, quindi i servizi, gli aiuti alle famiglie e la conciliazione vita-lavoro, sia quella che più di ogni altra può essere considerata un investimento produttivo, un investimento sul futuro stesso dei nostri sistemi sociali, per l'Italia e per l'Europa”.

Rai News 24

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